10 aprile, 2006

Chi Non Sono I Nostri Eroi


Secondo un articolo del Corriere Della Sera

L'amministrazione Bush è pronta a bombardare l'Iran anche con bombe atomiche tattiche se l'Iran non rinuncerà al riarmo nucleare. L'obiettivo non sarebbe solo la distruzione degli impianti ma anche il rovesciamento del regime. Il Pentagono ha l'elenco dei bersagli da colpire, primo tra tutti quello del bunker sotterraneo di Natanz per l'arricchimento dell'uranio, e le scorse settimane il presidente George Bush ne ha già discusso con i leader repubblicani e democratici del Senato e della Camera. Un'operazione clandestina è inoltre in corso in Iran per mobilitare le minoranze etniche. Lo afferma sul New Yorker, in uscita il 17 aprile, il Premio Pulitzer Seymour Hersh, il più grande giornalista investigativo Usa, che denunciò il massacro di My Lai nel Vietnam e le torture nel carcere di Abu Ghraib in Iraq


Identita' Europea rilancia : Scott Ritter, l’ex ispettore ONU (ex Marine) demonizzato e diffamato per aver sostenuto che Saddam non aveva armi di distruzioni di massa (le aveva, si sa; e Ritter era stato pagato da Saddam, lo hanno scritto i giornali).
La Casa Bianca secondo lui «Dirà che l’America non può permettere che l’Iran minacci gli USA e che l’America perciò deve agire unilaterlamente».
Ritter ha illustrato le fasi della strategia americana.
Prima, le forze USA bombarderanno alcune installazioni-chiave del programma nucleare iraniano; con la speranza che il colpo basti a provocare la rivolta popolare che detronizzerà gli ayatollah.
Se non accade, è probabile che il regime di Teheran risponda con un attacco a Israele: in tal caso, gli americani lanceranno sull’Iran la bomba atomica.
E’ a questo che secondo la casa bianca bisognava preparare gli europei
.

COME LA PENSIAMO NOI

Un intervento armato contro un Paese nemico può diventare legittimo soltanto con l'approvazione delle Nazioni Unite solo quando L'ONU abbia accertato l'esistenza di una minaccia contro la pace o di un atto di aggressione decidendo cosi' che sia necessario, sotto la sua direzione e il suo controllo, fare ricorso alla forza per ristabilire la sicurezzza internazionale ( artt 39 e 42 ) La Sola Eccezzione a questa regola è rappresentata dal diritto alla "legittima difesa" di uno stato che venga aggredito da un altro stato o da un gruppo di stati. In questo caso lo Stato Aggredito può legittimamente resistere con la forza all'attacco militare, in attesa che il Consiglio di Sicurezza prenda le misure necessarie per ristabilire la pace e l'ordine internazionale ( art 51 )
Bisogna precisare che per aggressione la Carta delle Nazioni Unite intende semplicemente l'uso della forza militare.

Queste insieme di norma fanno parte di quelle regole e di quei principi del diritto internazionale che sono considerati dalla comunita' internazionale come perentoriamente vincolanti per tutti i suoi membri.

PRIMO STRAPPO

Nel Comunicato Conclusivo del Vertice di Washington nell'aprile del 1999 An - Alliance for the 21 Century, in occasione del 50 anniversario della fondazione dell'allenaza atlantica il vicesegretario di Stato Statunitense Strofe Talbott affermava :

La Nato e tutti i suoi membri continueranno a rispettare le prescrizioni della Carta delle Nazioni Unite e dell'Atto finale di Helsinki. Ma nello stesso tempo la Nato dovra' essere attenta a non subordinarsi ad alcun altro organismo internazionale ( ivi compresa l'Onu aggiungiamo noi ) e a non compromettere l'integrita' della sua struttura di comando.

Questo primo strappo è la conseguenza logica da quando alla fine degli anni ottanta gli Usa concepirono il grandioso progetto di un New World Order fondato sulla nozione di Global Security. Questo sistema di Global Security esige una stretta cooperazione tra i Paesi che appartengono alle tre grandi aree industriali del Pianeta ( USA, Europa e Giappone ) soto la leadership politica e militare degli Stati Uniti.

2 STRAPPO

Si è cosi' giunti alla teoria della "guerra preventiva" elaborata dal sottosegretario alla Difesa statunitense Paul Wolfowitz. Questa teoria ipotizza anche il superamento della Nato come alleanza di riferimento e, se necessario, la costituzione di un'alleanza volta per volta diversa a seconda delle necessita' e delle disponibilita' dei vari paesi. Wolfowirtz afferma che l'11 Settembre ci ha aperto gli occhi su un mondo in cui la certezza è un lusso che non possiamo permetterci. Ci sono un mucchio di cose che non sappiamo, un mucchio di cose che forse non sapremo mai, e dobbiamo ridefinire il nostro standard di prova. Il Concetto di prova oltre ogni ragionevole dubbio fa pensare alla legge ma secondo me siamo in una condizione piu' vicina allo stato di guerra che a un procedimento giudiziario.

SINTESI : GLI STATI UNITI SI SENTONO LIBERI DALLE REGOLE DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE E, BASANDOSI ANCHE ESCLUSIVAMENTE SUL DUBBIO CHE UNO STATO POSSA NUOCERE ALLA LORO SICUREZZA SI SENTONO LEGITTIMATI AD INIZIARE SIA UNA GUERRA.


NOSTRE CONCLUSIONI
Quella della guerra preventiva è una teoria che non può essere e non deve essere accettata dagli europei e in Italia dal futuro governo quale esso sia perchè terrebbe l'intero pianeta in uno stato di guerra permanente oltre al fatto gravissimo che tale teoria si pone al di sopra delle regole piu' eticamente sicure e piu' universalmente accettate dal diritto internazionale.

FONTI
CORRIERE DELLA SERA
LA REPUBBLICA
CIVILTA' CATTOLICA
IDENTITA' EUROPEA

1 commento:

Andrea Rendi ha detto...

Sottoscrivo pienamente le tue conclusioni.